17 Febbraio 2022
La dieta chetogenica, nata a scopo terapeutico, prevede un protocollo dietetico normoproteico limitando il consumo di carboidrati. Nel caso in cui questi siano introdotti ad un livello sufficientemente basso, il nostro corpo provvede a produrre i corpi chetonici stimolando una condizione metabolica definita “chetosi metabolica” per sopperire a questa mancanza. I corpi chetonici sono prodotti principalmente dal fegato e vengono impiegati come fonte di energia alternativa, utilizzando i grassi nel nostro organismo, controllando il senso di fame.
È stato dimostrato che è possibile trarre beneficio dalla dieta chetogenica anche in caso di diverse patologie endocrino-metaboliche e infiammatorie, in quanto quest’ultima promuove variazioni nell’assetto metabolico.
Questo tipo di terapia nutrizionale, che deve sempre essere seguita sotto controllo di un medico o di un nutrizionista esperto nel protocollo, risulta funzionale anche nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso, della sindrome metabolica, del diabete mellito di tipo 2, dell’emicrania, della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), del dimagrimento pre operatorio e della fertilità.
Il primo step fondamentale, come nel caso di ogni approccio terapeutico, è l’anamnesi clinica e alimentare volta ad identificare le condizioni di salute pregresse e gli obiettivi terapeutici corretti, che consentirà al professionista di personalizzare al meglio il piano dietetico.
Il fai da te non è mai la migliore strada da perseguire in questi casi. Affidarsi a degli specialisti che si occupano di alimentazione e nutrizione è sempre consigliato per il raggiungimento di un nuovo equilibrio metabolico, in modo bilanciato aiutando l’organismo ad adattarsi al meglio a questo nuovo regime, attraverso precisi step monitorati da professionisti qualificati.