22 Giugno 2020
L’acido ialuronico è una sostanza molto conosciuta in ambito estetico, principalmente come soluzione agli inestetismi cutanei quale filler per le rughe o labbra e zigomi per ritrovare volume, ma si è largamente diffusa anche in altri settori come la dermatologia e l’ortopedia.
Il metodo Skinbooster, a differenza delle iniezioni di acido ialuronico “classico”, utilizza acido ialuronico stabilizzato, che va a iper stimolare la cute in maniera mirata.
Grazie alla loro natura zuccherina, le molecole stabilizzate riescono a legare migliaia di molecole d’acqua contribuendo in maniera importante all’idratazione della cute, mantenendola tonica, elastica e luminosa.
Gli Skinbooster sono simili ai biostimolanti, ma presentano concentrazioni di principi attivi superiori all’acido ialuronico e si insediano in maniera più stabile nel derma senza andare a creare l’effetto volumizzante tipico dei filler.
In base a recenti studi, l’acido ialuronico, se iniettato a livello del derma profondo e del tessuto adiposo dermico, è in grado di stimolare i fibroblasti promuovendo la formazione di collagene: questo lo rende utile nel trattamento delle cicatrici da acne e può essere utilizzato come complemento ad altre tecnologie quali il laser.
Le iniezioni con gli skinbooster risultano minimamente invasive, sicure ed efficaci nel miglioramento della texture cutanea e nel mantenimento della qualità della pelle. Nei pazienti giovani, l’utilizzo regolare di “skinbooster” aiuta a ritardare la comparsa di piccole rughe e i primi cedimenti; in quelli più anziani risolleva un volto stanco e appesantito dal tempo con un risultato molto naturale.
Il trattamento prevede l’iniezione di piccole quantità di acido ialuronico su alcune zone del volto e del collo con frequenza mensile per brevi cicli di 3 o 4 sedute da ripetere secondo indicazione medica.