12 Febbraio 2019
Che cos’è l’ecografia tridimensionale?
L’ecografia tridimensionale è un’ecografia ginecologica che permette una visione tridimensionale dell’utero femminile in diverse sezioni (sagittale, traversa e coronale).
È una tecnica diagnostica molto utile non solo in caso di gravidanza ma per la salute dell’apparato riproduttivo della donna in generale.
Quali vantaggi offre l’ecografia tridimensionale?
Questo tipo di ecografia facilita l’identificazione delle scansioni diagnostiche ecografiche e riduce i tempi necessari per lo studio ecografico, offrendo una qualità delle immagini accurata e molto suggestiva.
Quali sono le applicazioni ginecologiche dell’ecografia tridimensionale?
L’ecografia 3D può essere utilizzata con eccellenti risultati non solo nei casi di gravidanza, ma anche per la diagnosi di malformazioni uterine. In questi casi, l’uso della 3D/4D supera la risonanza magnetica e l’isterosalpingografia e permette di evitare esami invasivi come l’isteroscopia con laparoscopia.
Le malformazioni che possono colpire l’utero possono essere l’utero arcuato, setto, bicorne o didelfo (due colli e due corpi uterini). L’utero arcuato è la malformazione più frequente nelle donne con aborto ricorrente, mentre l’utero setto è la più frequente nelle pazienti infertili.
Quali altre patologie possono essere riscontrate con l’ecografia tridimensionale?
Con questa tecnologia si è perfezionato lo studio delle pareti uterine e ovariche, permettendo di riconoscere meglio i fibromi, l’adenomiosi, l’endometriosi e le lesioni uterine (polipi, iperplasie, ecc.).
Aggiungendo l’uso del Color Doppler o del Power Doppler si è affinato anche l’approfondimento del sospetto di tumori uterini e ovarici.
In gravidanza, perché preferire l’ecografia 3D?
Perché permette di determinare le anomalie del sistema nervoso del feto (acrania, anencefalia, idrocefalo, encefalocele) fin dal primo trimestre di gravidanza, anziché dal secondo come gli ultrasuoni 2D. Tuttavia, è proprio nel secondo trimestre che questa tecnologia offre il suo valore aggiunto, nello studio del volto (presenza o assenza dell’osso nasale e labiopalatoschisi), delle orbite e di eventuali anomalie delle suture craniche, di malattie toraciche, cardiache e del sistema cardiovascolare, della mandibola fetale e dello scheletro. È inoltre utile per identificare precocemente anomalie del tubo neurale, del cervello e del volto.
Infine, l’ecografia tridimensionale favorisce il “parental bonding”.
Cosa si intende per “parental bonding”?
È il legame genitore-bambino che, grazie all’ecografia tridimensionale, si rafforza ulteriormente. La visualizzazione tridimensionale del volto e del corpo del feto, che con l’ecografia 4D si realizza anche in tempo reale come in un”video”, sviluppa sentimenti di amore e protezione da parte dei genitori, creando un forte legame emotivo. Le madri in attesa si sentono emotivamente connesse al figlio non ancora nato, con effetti positivi a livello sia fisico che psicologico.
Quale strumento è utilizzato per realizzare l’ecografia 3D/4D?
Al Centro di medicina utilizziamo la tecnologia Voluson, l’avanguardia nel campo ecografico, sviluppata dall’azienda General Electric, che per prima ha realizzato le sonde ecografiche tridimensionali e l’opzione 4D Real Time. In particolare Voluson E10 consente la massima qualità di imaging e di resa tridimensionale e quadrimensionale.