19 Ottobre 2016
Grazie alla presenza della DEXA (Densitometria Ossea) e dell’Unità per la diagnosi e la cura dell’osteoporosi, il Centro di Medicina invita i pazienti ad aderire all’iniziativa a Conegliano, Treviso e Padova.
L’osteoporosi è una malattia che colpisce prevalentemente le donne. In Italia, si stima che questa patologia colpisca un milione di uomini e tre milioni e mezzo di donne.
In occasione della Giornata Mondiale dell’osteoporosi del 20 ottobre, il Gruppo Centro di Medicina, rete di strutture sanitarie private e convenzionate, lancia la sua campagna di prevenzione e sensibilizzazione nelle sedi di Treviso, Conegliano e Padova. Grazie alla disponibilità e collaborazione della Unità per la diagnosi e la cura dell’osteoporosi del Centro di Medicina, formata dagli specialisti dottor Claudio Dotta (Conegliano), dottoressa Maria Rosa Orlando (Treviso) e dottor Paolo Nalin (Padova), e dai tecnici radiologi, verranno effettuate una serie di visite ed esami (Densitometria ossea DEXA) a titolo gratuito che i pazienti potranno prenotare telefonicamente o direttamente presso le sedi.
“Per il quinto anno consecutivo partecipiamo a questa iniziativa coinvolgendo numerosi pazienti perché crediamo fortemente nella prevenzione come azione fondamentale per salvaguardare il proprio stato di salute e la propria condizione familiare di vita”. – spiega l’amministratore delegato, Vincenzo Papes”.
Grazie alla presenza di un’apparecchiatura di ultima generazione Densitometria Ossea DEXA, il Centro di Medicina effettua ogni anno circa 3.000 esami per la diagnosi dell’osteoporosi. “In Italia, le due forme più comuni di osteoporosi, quella post-menopausale e quella senile, colpiscono una donna su quattro dopo i 50 anni e un uomo su otto dopo i 65. Questa malattia, caratterizzata da una eccessiva perdita di calcio e di altri minerali dallo scheletro, nella gran parte dei casi si manifesta con una frattura improvvisa e inaspettata, e questo diventa un fattore gravemente invalidante soprattutto dopo una certa età. – spiega il dottor Claudio Dotta – A questo trauma fisico va aggiunto quello psicologico. Si parla del 20% delle donne che muore a distanza di un anno dalla frattura e il dato è ancora più elevato se rapportato agli uomini. Per questo diventa fondamentale la prevenzione nella diagnosi e in questo la densitometria ossea è considerata la tecnologia disponibile più affidabile”.
Domani mattina Giovedì 20 ottobre su 7 Gold – canale 17 alle ore 7.30 andrà in onda l’intervista di Antonella Prigioni al dott. Paolo Nalin, geriatra del Centro di Medicina di Padova.