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PrestazioneFecondazione In Vitro ed Embryo Transfer FIVET

La FIVET, o Fecondazione in vitro ed Embryo Transfer, è una metodica di Procreazione Medicalmente Assistita molto diffusa, che consente il trattamento di diverse disfunzioni sia maschili sia femminili. Ogni fase del trattamento è di fondamentale importanza per la buona riuscita del processo.

Il protocollo prevede della metodica FIVET prevede:

La stimolazione della funzione ovarica
Il processo FIVET ha inizio con la stimolazione, tramite ormoni somministrati dall’esterno, della funzione ovarica, allo scopo di indurre la crescita multipla di follicoli, poiché in laboratorio (o in vitro), rispetto alle normali condizioni, le probabilità per l’ovocita di essere fecondato e di svilupparsi in feto sono più basse. La crescita follicolare multipla fa sì che, per ogni singola ovulazione, si ottenga un alto numero di ovociti e quindi si aumentino le probabilità di avere la gravidanza.
La stimolazione della funzione ovarica è indotta in modo controllato, attraverso ormoni somministrati dall’esterno, secondo dosaggi studiati per ottenere una crescita programmata. Per questo motivo si eseguono, in questa fase, ecografie di controllo e prassi di misurazione dei livelli di crescita dei follicoli, in modo da prelevare gli ovociti al momento migliore ed evitare un’eccessiva stimolazione.

Il prelievo degli ovociti
Al momento opportuno, gli ovociti vengono prelevati dai follicoli attraverso una tecnica chirurgica semplice, eseguita in anestesia endovenosa. La paziente viene dimessa dopo circa due ore dall’intervento.

L’inseminazione in vitro (cioè in laboratorio)
Il passaggio successivo al prelievo degli ovociti è quello di porre a contatto spermatozoi e ovociti in sede di laboratorio per circa 16/18 ore, dopo che il partner avrà prodotto un campione di liquido seminale. Il risultato di questa fase è completamente variabile a seconda del caso specifico, per motivi non noti.

La coltura in vitro
Gli ovociti che risulteranno fecondati (ootide o ovocita a due pronuclei) verranno mantenuti in coltura in vitro per le seguenti 24-48 ore, periodo nel quale i due pronuclei scompaiono, a formare lo zigote. A questa fase segue la prima divisione cellulare, momento in cui si è in presenza dell’embrione vero e proprio.

Il trasferimento degli embrioni
Dopo le 48-72 ore dal prelievo degli ovociti, gli embrioni ottenuti verranno trasferiti nella cavità uterina della paziente, trasferimento veloce e indolore per la maggior parte delle pazienti.
Dopo circa due settimane dal trasferimento si effettua il dosaggio di un ormone prodotto dall’embrione una volta che si è impiantato. È importante ricordare che la buona riuscita del processo di impianto dipende sia dalla qualità degli embrioni, sia dalla capacità dell’utero di accoglierli.
Poiché si trasferisce più di un embrione, allo scopo di aumentare le probabilità complessive di ottenere una gravidanza, aumenta anche la possibilità di avere una gravidanza bi o tre-gemellare.

L’intero processo può avere esiti completamente diversi da caso a caso e può interrompersi in più di uno step del percorso, a volte perché la risposta alla stimolazione dei farmaci è troppo modesta, altre volte perché il risultato dell’inseminazione o del primo ciclo di divisione cellulare risulta negativo.

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