18 Gennaio 2019
Il caso Allergan che ha portato alla luce un probabile nesso tra l’utilizzo di protesi in silicone ruvide e la comparsa di un tumore raro, ha riacceso il dibattito riguardo all’effettivo livello di sicurezza degli impianti utilizzati in ambito della mastoplastica. Il problema era già stato evidenziato in passato, sottolinea il quotidiano inglese “The Guardian”, la preoccupazione è aumentata in quanto questo tipo di impianto è ampiamente utilizzato in tutto il mondo.
Per aiutare le pazienti che hanno in mente di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva, ecco alcune indicazioni per aiutare a valutare la sicurezza delle protesi, sia dal punto di vista del risultato estetico, sia considerando l’esito dell’intervento chirurgico nel suo complesso.
1.- Il processo di produzione della protesi
Al di là del loro aspetto esteriore a livello visivo, ciò che è importante nelle protesi per il seno è il processo produttivo: tanto più quest’ultimo sia avanzato, di qualità e monitorato in ogni sua fase, tanto maggiori e più complete potranno essere le garanzie di sicurezza ed eventuale durata offerte dalla casa produttrice.
2.- La certificazione del materiale utilizzato
E’ importante che il materiale impiegato per la produzione sia esso stesso supportato da una certificazione: il silicone da preferire è quello di tipo medicale in forma di gel, piuttosto che liquido, in quanto il primo assicura un livello di coesività maggiore. Questo si rivela fondamentale in caso di una eventuale fuoriuscita del gel dalla capsula che lo contiene.
3.- Il livello di integrità della protesi
L’integrità della protesi, è data dal tipo di involucro impiegato: quello più adatto è costituito da una capsula formata di diversi strati che mantiene stabile il gel, garantendo al contempo la necessaria integrità ed elasticità del’impianto.
4.- I certificati di garanzia disponibili
Magari non è la prima cosa che viene in mente, però vi è il rischio che a lungo termine le protesi possano usurarsi. La possibilità di usufruire di un programma di garanzia che prevedano la sostituzione della stessa in caso di necessità è una possibilità da non sottovalutare.
Infine, va verificata la presenza di certificazioni specifiche a livello europeo, come quella per i dispositivi medici di classe III, che garantiscono severi controlli di qualità.